Il Job Act: dai tagli alla spesa ai alle tasse!
Cosa c'è contenuto nel Job Act che Matteo Renzi
sta per presentare al consiglio del Ministri è stato ampiamente
commentato negli ultimi giorni.
Di sicuro il Job Act c'era che il documento conteneva riforme sul lavoro e un possibile taglio alle tasse.
Tra le tante notizie trapelate si sa per certo che i punti fondamentali del Job Act sono:
- Naspi,
- contratto unico di lavoro,
- riduzione dell'Irap e dell'Irpef,
- spending review
- agenzia unica per i giovani.
Partiamo dal Naspi. Il Naspi sarà
il nuovo ammortizzatore sociale che dovrebbe sostituire tutti gli altri
esistenti. Dovrebbe scomparire della
cassa integrazione in deroga (CIG), ma il nuovo sussidio di
disoccupazione includerà le categorie escluse dalle vechie Aspi e Mini
Aspi. Verrà istituito un assegno di disoccupazione a favore di chi, dopo i due anni di sussidio, presenta calcoli ISEE che lo collocano in una situazione di effettivo bisogno.
La CIG verrà
inglobata all'interno della Naspi entro 2 anni, mentre la cassa
integrazione ordinaria e straordinaria saranno progressivamente
razionalizzate.
Per i contratti di lavoro, che al momento sono 40 tipi, il governo Renzi vuole crearne uno unico a tempo indeterminato con tutele crescenti. Questo significa che l' articolo 18 per i primi tre anni di lavoro sarebbe messo da parte.
Sulla Spending Review sono 10 miliardi di tagli alla spesa,
a cui vanno aggiunti quelli provenienti dai capitali esteri e dalla
discesa dello spread. Il governo Renzi spera in una diminuzione del deficit tra il 2,5% e il 2,7%
del PIL, con un risparmio di 5 miliardi di euro da destinare alle
famiglie e al taglio del cuneo fiscale.
I tagli alle tasse si concentreranno principalmente sull'Irpef e sull'Irap
L'effetto sarà:
- Stipendi più alti per i redditi inferiori a 15.000 euro, grazie all'aumento delle detrazioni fisse. Riduzione dell'aliquota marginale dal 30% al 23%.
- I redditi inferiori a 8.000 euro non pagheranno tasse.
- Una detrazione fissa pari a 1.840 euro per i redditi compresi tra gli 8.000 e i 15.000 euro, con un risparmio di 450,00 euro l'anno.
- Dai 15.000 euro ai 55.000 le detrazioni saranno ridotte progressivamente, per azzerarsi per i redditi superiori.
- La copertura varrà solo per i dipendenti attivi, e non per pensionati e lavoratori autonomi, che saranno avvantaggiati dalla riduzione dell'IRAP.
Infine sarà creata l' Agenzia Unica per i Giovani che avrà il compito di monitorare il mercato del lavoro per i giovani under 25, così come vuole l' UE, e che servirà ad offrire delle opportunità di lavoro, far partecipare a tirocini, stage e corsi di formazione tutti i giovani che ne avrebbero diritto.
Nessun commento:
Posta un commento